Mi trovo spesso in ambulatorio persone giovani affetti da artrosi del ginocchio. Queste persone si sentono (e sono) troppo giovani per essere sottoposti ad un impianto di protesi di ginocchio, e mi chiedono come poter continuare con la loro vita senza dover convivere con il dolore e senza limitazioni funzionali importanti, evitando l’intervento chirurgico.
Nella maggior parte di questi casi, soprattutto quelli riconosciuti in una fase iniziale, è possibile ricorrere ai trattamenti che oggi la Medicina Rigenerativa ci mette a disposizione, ed in particolare in questo articolo voglio approfondire una procedura volta a rigenerare il tessuto cartilagineo che ricopre le estremità ossea del ginocchio.
Nel nostro corpo esistono alcune cellule che conservano la capacità di rigenerare i tessuti. Mi riferisco alle cellule totipotenti, quelle cioè in grado di differenziarsi e trasformarsi in altre cellule, muscolari, ossee, cartilaginee, ecc.
Il tessuto adiposo del paziente stesso è dove possiamo trovare facilmente le cellule mesenchimali, in elevata quantità e con grandissima potenzialità rigenerativa.
Il trattamento dura circa 20 minuti e richiede semplicemente un’anestesia locale. Le cellule prelevate attraverso una liposuzione eseguita con un piccolo ago in regione periombelicale, vengono trattate in un ambiente sterile grazie ad un apposito kit monouso. Grazie a questo passaggio otteniamo l’eliminazione di residui oleosi ed ematici a contenuto pro-infiammatorio. Il processo di microframmentazione del prelievo così trattato simula un danno tissutale, che innesca i naturali processi di reazione, attivando la conversione da pericita a cellula mesenchimale attivata. Ciò che otteniamo sarà la parte più “nobile” che inietteremo nel ginocchio.
E’ una tecnica molto consigliata tra le altre cose perché il paziente è donatore di sé stesso, limitando quindi casistiche di rigetto e complicanze, e tutto il processo è all’insegna della mininvasività.
A seguito del trattamento non sono necessari percorsi riabilitativi e particolari attenzioni nella propria quotidianità, se non evitare per qualche giorno l’attività sportiva ed evitare carichi particolarmente intensi.
I pazienti trattati beneficiano di un evidente miglioramento clinico sia del dolore che della funzionalità articolare. In poche settimane le cellule mesenchimali iniettate agiscono, riparando la cartilagine usurata e favorendo la guarigione del tessuto cartilagineo sofferente.
Spesso siamo abituati alle infiltrazioni di acido ialuronico che danno sollievo dal dolore e offrono miglioramento della mobilità articolare per circa sei mesi, mentre l’innesto di tessuto adiposo garantisce risultati stabili per almeno diversi anni.
Sottolineo sempre come l’utilizzo delle cellule adipose a fronte di un ginocchio artrosico non vuole rappresentare un’alternativa all’intervento chirurgico, ma può permettere di ritardarlo di alcuni anni quando preso in tempo.
Questo trattamento può essere efficace, oltre che per il ginocchio, anche per problematiche di spalla, anca e caviglia